Santa Maria di Loreto - Associazione Domenico Scarlatti

Vai ai contenuti

Menu principale:

Santa Maria di Loreto

IISSMN > '700 > I QUATTRO CONSERVATORI

Il Conservatorio di Santa Maria di Loreto

Il Conservatorio di Santa Maria di Loreto si trovava sulla Via Marina, un tempo fuori le mura della città di Napoli, nel borgo di Loreto, dove oggi é ubicato l’Ospedale “Santa Maria di Loreto Mare”.
Salvatore di Giacomo riferisce che nel cortile dell’attuale ospedale vi é un incisione su di un arco che dice: Un dì ad Apollo ad Esculapio or Sacro.
Il Conservatorio di Santa Maria di Loreto, il più antico fra i quattro, fu fondato nel 1537 grazie alla volontà di un protonotario Apostolico di origine spagnola, Giovanni di Tappia,  che istituì una Chiesa e cominciò ad ospitare i fanciulli poveri di Napoli.
Dopo la morte di Giovanni di Tappia nel 1543, la struttura continuò a funzionare ospitando sia maschi che femmine.
Le ragazze lasciarono il Conservatorio nel 1565, quando furono ospitate ai Conservatori dell’Annunziata e di Sant’Eligio, grazie alla volontà del Cardinale Alfonso Carafa.
Lo studio sistematico della musica cominciò verso la fine del Seicento e anche questo Conservatorio ebbe le stesse consuetudini degli altri.
Oltre alla raccolta delle offerte, la annessa Chiesetta ospitava un “Cippo” ossia un grande salvadanaio di legno dove i mercanti del borgo destinavano un obolo ai piccoli diseredati.
Nei registri cinquecenteschi del Conservatorio di Santa Maria di Loreto si trovano una sfilza di nomi di ragazzi ospitati tra il 1560 e il 1570. La provenienza dei giovani é in prevalenza napoletana, ma numerosi sono Spagnoli: Escalona, d’Aragona, Bonadies, Hermano Infantes, d’Aula, de Luna, Perez, d’Aloysio, d’Avalos, ma anche Lombardi, Francesi, Siciliani.
Questo registro contiene più di millecinquecento nomi, il che dimostra che il Conservatorio di Santa Maria di Loreto era il più frequentato di Napoli.
Tra le curiosità rinvenute nei documenti dell’Istituto si rileva che l’alimentazione dei giovani era ricca di legumi e pesce.
Si dava ai figliuoli di Santa Maria di Loreto la “Tonnina”, alimento composto dalla schiena del tonno a pezzi e conservata sotto sale in botticelle e il “Tarantiello” alimento a forma di salame ricavato dalla pancia del tonno e così chiamato in quanto la produzione avveniva prevalentemente a Taranto.
Nel Conservatorio di Santa Maria di Loreto nel 1777 così si mangiava:
“Domenica e Martedì. - La Mattina la Minestra verde col bollito, antipasto e frutta. La sera; una pietanza di pasta fina, formaggio e frutta.
Lunedì e Giovedì. - Minestra bianca di gnocchi, col bollito, antipasto e frutta la mattina. La sera; antipasto di carne e frutta.
Mercoledì, Venerdì e Sabato. - La mattina minestra verde, minestra bianca e frutta. La sera insalata, formaggio e frutta.
A ogni vigilia si aggiunge alle solite pietanze il pesce.”
Verso la fine del Seicento l’Istituto si orientò all’insegnamento della musica e si scelse come Primo Maestro di Cappella Francesco Provenzale. Era l’anno 1663.
Francesco Provenzale era il maggiore musicista dell’epoca presente a Napoli. Tra il 1673 ed il 1701 presterà la sua opera al Conservatorio della Pietà dei Turchini; successivamente, viene sostituito a Santa Maria di Loreto da Gaetano Veneziano, poi da Nicola Acerbo e Cataldo Amodeo.
L’alto numero di allievi non poteva essere gestito solo da Nicola Acerbo e da Cataldo Amodeo, quindi nel 1689 si aggiunge Alessandro Scarlatti che viene nominato Primo Maestro.
Ma gli innumerevoli impegni costringono Alessandro Scarlatti a lasciare l’insegnamento dopo soltanto un mese, nell’Aprile del 1689.
Viene sostituito da don Pietro Bartilotti, ma gli allievi sono scontenti di avere due maestri e quindi Nicola Acerbo passa all’insegnamento del canto.
Il 2 Aprile del 1695 il Bartilotti si licenzia e ritorna con la carica di Primo Maestro Gaetano Veneziano.
Nel frattempo la retta dei convittori era stabilita in trenta ducati all’anno e “Per l’umidità del sito si esperimenta nelli figlioli eunuchi una certa rancità di voce. D’hora innanzi si faccia ad essi dinverno il giuppone di tarantola del Giusso. ”
Nel 1716 muore Gaetano Veneziano e il suo posto é occupato da un ex allievo del Conservatorio che si é fatto prete don Gaetano Perugino.
Nel 1720 eletto il Perugino, Canonico del Duomo di Napoli, viene sostituito dall’ottimo Francesco Mancini e alla sua morte è primo Maestro di Santa Maria di Loreto prima Giovanni Fischiet-ti e dopo Nicolò Porpora, che abbandonerà presto il Conservatorio per essere sostituito da Francesco Durante come Primo Maestro e Pietrantonio Gallo come vice.
Francesco Durante insegnerà in questo Conservatorio dal 1742 fino alla sua morte avvenuta nel 1756. Si alternano all’insegnamento Gennaro Manna, Fedele Fenaroli, Giovanni Paisiello, Nicola Fiorenza in qualità di maestro di violino, ancora Nicolò Porpora, Giacomo Tritto, Nicola Zinga-relli e Saverio Mercadante.
Nei registri viene segnalata la presenza di un eccellentissimo violinista nato a Lucca nel 1749 Giuseppe Puppo.
Nel 1797 il Conservatorio di Santa Maria di Loreto viene inglobato in quello di Sant’Onofrio in quanto gli allievi erano drasticamente diminuiti a causa di un decadimento dovuto ad una cattiva amministrazione e ad un rilassamento della disciplina. La struttura viene utilizzata come caserma.





 
Torna ai contenuti | Torna al menu