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Oratorio per la SS.ma Trinità
festival '700
‘700 Apoteosi di Napoli Capitale della Musica
CHIESA DELLA SANTISSIMA TRINITA’ DEI PELLEGRINI  
Domenica 21 dicembre

Oratorio per la SS.ma Trinità
Fede, Teologia, Amor divino, Infedeltà, Tempo di Alessandro Scarlatti
con
Caterina Mero Soprano,
Bianca Beltrami Soprano,
Serena De Ferrari Contralto,
Jiaolong Zuo Tenore,
Denis Rraboshta Basso
Orchestra Barocca del Conservatorio di Milano
Francesco Paoletti  traversiere, Ida Febbraio traversiere, Riccardo D’Ariano   violino, Ke Song violino, Francesco Agnusdei viola, David Dell’Oro violoncello, Matteo Mirri violone, Giulio Petrella tiorba, Daniele Paris organo, Valentino Zucchiati fagotto, Tommaso Levi oboe.
direttore Giovanni Battista Columbro

Un raro evento di celebrazione dei 300 anni della morte di Alessandro Scarlatti, che restituisce la modernità e la potenza spirituale di una delle voci più alte della tradizione musicale italiana e protagonista assoluto del Barocco europeo. La Santissima Trinità, rappresentata per la prima volta a Napoli nel 1715, è una delle ultime e più affascinanti opere di Alessandro Scarlatti. In questo oratorio, il compositore mette in scena una disputa allegorica tra Fede, Amor Divino, Tempo, Teologia e Infedeltà, trasformando un tema teologico complesso in un dramma spirituale di intensa forza espressiva. Per Scarlatti, il mistero della fede non è un limite, ma una fonte di ispirazione creativa: ciò che è insondabile prende forma attraverso il suono, l'armonia e una tensione retorica vibrante. La speculazione teologica diventa teatro interiore, sostenuto da una scrittura musicale matura, ricca di
contrappunti e contrasti timbrici. Giunto a noi in un'unica copia autografa datata maggio 1715, questo oratorio rappresenta una delle cime del pensiero musicale e morale di Scarlatti, dove la complessità dottrinale si trasforma in un'esperienza rara di bellezza e introspezione. Presentare quest'opera oggi sottolinea ancora una volta il ruolo centrale del compositore nella storia italiana del Barocco. L’opera si apre con una sinfonia iniziale che precede il dialogo serrato tra i vari personaggi e nella successione di arie di grande fascino melodico si intrecciano ritornelli strumentali brillanti; anche i recitativi hanno la loro peculiarità esibendo la grande perizia del celebre maestro con i suoi variopinti colori melodici ed armonici.

Mimmo Scarlatti
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